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La poesia da guardare, cambiare per rimanere eterni.

La poesia da guardare, cambiare per rimanere eterni.

In un mondo iperstimolato, la poesia rischia di essere dimenticata nonostante sia un grande veicolo di cultura. Pertanto mentre i tempi evolvono ed involvono a ritmi impressionanti, si è pensato di dare una nuova veste alle parole unendole alla musica ed alle immagini.

Una rivoluzione epocale

No, non ti sto raccontando nessuna rivoluzione epocale ma soltanto un modo ammiccante per sdoganare la poesia e renderla fruibile da parte di giovani ed adulti. Infatti lo scoglio più grande che incontra oggi la poesia sono gli stimoli, soprattutto visivi, proposti dai nuovi strumenti quali: la rete, i social, strumenti tecnologici e questo rende le parole sempre più vecchie e noiose.

Troviamo sempre più sintesi nei testi che incontriamo su Facebook, scrittori vocali, assistenti personali a comando vocale come Alexa. Viviamo quindi in un periodo storico dove la poesia sembra non trovare spazio.

Questo vuole essere non solo un esperimento ma soprattutto un percorso di sensibilizzazione, una nuova forma applicata anche in ambito di insegnamento, i cui metodi ormai desueti vanno a penalizzare un linguaggio potente come quello della poesia e che nell’epoca della digitalizzazione necessita di strumenti nuovi e articolati per stimolare la curiosità dei ragazzi.

Da chi nasce questo nuovo concetto di poesia divulgativa?

Ideatrice del progetto nonchè voce delle poesie è la scrittrice e poetessa Jessica Vesprini, mentre le musiche dei primi tre video sono state affidate al M°Massimo Agostinelli, concertista a livello internazionale e docente di chitarra classica, mentre la parte visiva a me, Joel Giustozzi in veste di “mosaicista” di immagini raccolte in balia delle emozioni. Non si esclude la partecipazione di nuovi artisti che possano dare la propria impronta a questo progetto di arte condivisa.

Come nascono le opere audivisive?

L’idea è stata quella di produrre ognuno un elemento dell’audio-opera in base al nostro sentire, per poi incontrarci nel momento dell’unione, in modo tale da lasciare ad ognuno il proprio spazio di espressione artistica.

Si è pensato di fare appello alla grande Poesia, partendo dalla voglia di divulgazione, creando sinergie con grammatiche e linguaggi diversi per un significato più complesso. Questo è alla base della “lingua audiovisiva”, necessaria per poter de-costruire e analizzare un “testo”, e ri-creare senso e significato usando immagini e suoni. Allo stesso tempo, essendo consapevoli che ogni linguaggio- poesia, immagini e musica- dà senso aggiuntivo in ogni visione personale dell’autore o interprete.

Questo analizza i singoli aspetti con sfaccettature diverse dettate dal proprio background e il proprio approccio verso il testo originario e i diversi messaggi e significati espressi. Non si tratta più dunque, di un semplice ascolto di poesia decantata ma, tutta l’ambientazione che avvolge e porta riflessioni più profonde: sul proprio stato umano, sulle piccole cose della quotidianità, sulla crescita della persona a seguito di determinate situazioni che la vita riserva.

Quali sono stati fino ad ora le poesie ed i poeti trattati?

“Ode al giorno felice” – Pablo Neruda

“Il mondo è un gran bel posto” – Lawrence Ferlinghetti

“Amore a prima vista” – Wislawa Zvymborska

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